ND-YAG laser

PER LA CORREZIONE DELLA CATARATTA SECONDARIA E DEL GLAUCOMA AD ANGOLO STRETTO

Cos’è l’ND-YAG laser?

È un laser, detto a “stato solido”, che serve per curare alcune malattie degli occhi. La sua peculiarità consiste nel distruggere il tessuto bersaglio: per questa sua caratteristica è detto “laser fotodistruttivo” .

Quando si utilizza?

L’Nd:YAG laser viene impiegato ambulatorialmente per trattare:

  • La cosiddetta “cataratta secondaria”: è una conseguenza frequente dell’intervento di cataratta, caratterizzata dalla progressiva opacizzazione della capsula che contiene la lente intraoculare artificiale (che sostituisce il cristallino, la lente naturale contenuta nel nostro occhio). La comparsa di questo appannamento determina una progressiva riduzione della vista e si può manifestare anche dopo pochi mesi dall’intervento. Utilizzando l’ND-YAG Laser si fora la capsula posteriore divenuta opaca, creando una via di passaggio per la luce: in tal modo si può eliminare l’appannamento visivo; questo avviene perché, quando ci si opera di cataratta, si mantiene l’involucro esterno del cristallino naturale, una sorta di sottile membrana all’interno del quale viene poi inserita la lente artificiale.
  • Il glaucoma ad angolo stretto: la riduzione di ampiezza dell’angolo irido corneale causa un incremento della pressione intraoculare. Attraverso l’ND-YAG Laser si fanno uno o più fori sull’iride che permettono di facilitare il deflusso dell’umor acqueo e, quindi, di ridurre la pressione intraoculare.
ND YAG laser
Come viene eseguito il trattamento?

L’intervento è ambulatoriale. A chi si sottopone al trattamento vengono instillate gocce di collirio per preparare la pupilla. Successivamente l’oculista utilizza una mira luminosa per indirizzare correttamente il laser sulle strutture che devono essere forate. Durante il trattamento, che dura pochi minuti si può avvertire un leggero fastidio all’occhio.

Quali precauzioni bisogna prendere prima e dopo il trattamento?

Generalmente dopo il trattamento si possono riprendere le consuete abitudini di vita.

Le terapie che vengono prescritte dopo l’intervento sono a base di colliri contro l’infiammazione (da instillare per sette-dieci giorni dopo il laser).

Quali possono essere gli effetti collaterali?

L’effetto collaterale più frequente, ma anche meno grave, può essere una irritazione dell’occhio; questo problema può comunque risolversi spontaneamente nell’arco di pochi giorni con l’aiuto del collirio antinfiammatorio della terapia post-operatoria.

Durante il trattamento si possono verificare dei lievi sanguinamenti, che però in genere si risolvono nell’arco di pochi minuti. Una complicazione rara ma possibile è, inoltre, la comparsa di rotture periferiche della retina a seguito di trattamento laser per l’opacizzazione (secondaria) del cristallino. Rara evenienza è, infine, la formazione di un edema maculare che di solito si risolve spontaneamente.

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